lunedì, dicembre 31, 2012

UN ANNO INSIEME






Un  anno  ricchissimo  di  eventi quello che  si  conclude oggi. Un anno  che  ci  ha  visti  protagonisti
di  numerose iniziative come  circolo culturale, dal  debutto con  il  Reading di poesia, agli  incontri Assaggi e Massaggi e Facebook for parents, alla  mostra fotografica Italia in Bianco e Nero, al concerto rock solidale per terminare  con  la  presentazione del libro Malacittà.

La Newsletter ,ultima proposta diretta ai  nostri  soci traccia  sicuramente  un  bilancio  annuale piu'  che positivo.

La figura di Vittorio Arrigoni, scrittore,reporter e attivista dei  diritti umani ucciso a Gaza il  15 aprile 2011, ispira proprio con  il  suo  motto "Restiamo Umani"  le  attività che abbiamo  realizzato e  vogliamo ricordarlo  attraverso  le  parole della  mamma  Egidia Beretta  augurando  a tutti un sensazionale 2013.

"Non è un eroe nè un martire,solo un ragazzo che credeva nei diritti umani. Eravamo lontani,ma piu' che mai vicini. Come ora, con la sua presenza viva che ingigantisce di ora in ora,come un vento che da Gaza,dal suo amato mar Mediterraneo,soffiando impetuoso ci consegni le sue speranze e il suo amore per i senza voce, per i deboli,per gli oppressi,passando il testimone. Restiamo umani"

domenica, dicembre 30, 2012

Occupy Wall Street: immagini della protesta globale

Il Circolo Culturale Restare Umani espone nello spazio mostre della Biblioteca Tilane, dal 12 al 19 gennaio 2013, "Occupy Wall Street" una selezione di fotografie scattate dal fotografo Erik Mc Gregor che le ha realizzate nei mesi scorsi a New York. Le immagini diffuse su Facebook dall'ufficio stampa di OWS sono concesse in Creative Commons (copyright free) a chi le vuole utilizzare correttamente.
La mostra verrà inaugurata sabato 12 gennaio, alle ore 17,00 alla presenza del fotoreporter-editore Giovanni Giovannetti, con il quale discuteremo di fotogiornalismo ieri e oggi: come è cambiata questa professione nel mondo globale.


Occupy Wall Street. Tre parole per definire l’azione di centinaia di persone
Parliamo di un movimento pacifico, che annovera tra le sue fila studenti, professionisti, artisti, insegnanti, operai. Qual è la fiamma che ha provocato il bisogno di protesta? Il motivo di fondo è legato alle logiche del sistema economico e finanziario americano. Queste vengono accusate di essere alla base di una realtà caratterizzata da una profonda differenziazione e da una mancanza di equità sociale ed economica.
Zuccotti Park, a New York, è il luogo simbolo di questo movimento, perché è proprio da lì che è partito concretamente. Infatti, centinaia di indignati si erano radunati a Zuccotti Park il 17 settembre 2011 e a novembre il loro accampamento era stato sgomberato dagli agenti di polizia.
L’impatto sui nuovi media è stato ed è eccezionale: internet pullula di pagine dedicate a OWS, dai social network ai blog, e scavalca la televisione e i telegiornali. Foto e video dei partecipanti mostrano quello che accade, senza sconti, come l’immagine che ritrae l’arresto di un uomo, con il volto a terra, accerchiato da tre poliziotti in procinto di ammanettarlo.
I manifestanti assumono il ruolo di reporter durante le attività del movimento, servendosi del web per informare e comunicare, spesso in diretta, quello che accade.
Qualche numero? La pagina facebook del movimento sfiora i 160.000 fan ed è attiva con decine di notizie condivise quotidianamente da centinaia di utenti. Fotocamere e videocamere diventano – insieme ai nuovi media – un ponte tra coloro che vivono la manifestazione e tutti coloro che dispongono di una connessione internet o che semplicemente hanno la possibilità di usufruirne in qualche modo. In questo modo la diffusione delle notizie non si pone limiti, né massimi, né minimi.

venerdì, dicembre 14, 2012

Calderina d'Oro a Gianfranco



Una bella ed inaspettata notizia in questa giornata nevosa,  Gianfranco Massetti, socio del nostro circolo culturale premiato  con  la piu' alta onorificenza conferita  dalla  città  di  Paderno Dugnano(Mi).

Gianfranco ha rivestito  la  carica  di sindaco dal 2004 al 2009 ed è stato  vice-sindaco per ben due mandati con la giunta precedente guidata da E. Casati sempre a Paderno D.

Laureato in filosofia,  iscritto  all'Anpi  sez. A. Cazzaniga è attualmente occupato in qualità di responsabile ai servizi sociali nel comune di Limbiate(MB) .
Una figura che sicuramente  ha  saputo distinguersi durante  tutti  questi anni per  l'impegno e la passione unite ad una buona  dose di  umiltà non  comuni.
Ci  congratuliamo vivamente con il nostro socio  e dedichiamo a lui una poesia di Cesare Pavese.

Il paradiso sui tetti

Sarà un giorno tranquillo,di luce fredda
come il  sole che nasce o che muore, e il vetro
chiuderà l'aria sudicia fuori del cielo

Ci si sveglia un mattino, una volta per sempre,
nel tepore dell'ultimo sonno:l'ombra
sarà come il  tepore. Empirà la stanza
per la grande finestra un cielo piu' grande.
Dalla scala salita un giorno per sempre
non verranno piu' voci,nè visi morti.

Non sarà necessario lasciare il letto.
Solo l'alba entrerà nella  stanza vuota.
Basterà la finestra a vestire ogni cosa
di un chiarore tranquillo,quasi una luce.
Poserà un'ombra scarna sul volto supino.
I ricordi saranno dei grumi d'ombra
appiattati cosi' come vecchia brace
nel camino. Il ricordo saràla vampa
che ancor ieri mordeva negli occhi spenti

domenica, dicembre 02, 2012

L'arte messa da parte


Ebbi l'opportunità di conoscere Adelio Bonacina durante un soggiorno estivo a Sirolo. Fui attirata da queste tele che attraverso un  forte ed  eccezionale colorismo riuscirono  a catturare la mia mente.I colori utilizzati da  Adelio nelle sue  opere sprigionavano  e sprigionano tuttora forti messaggi che richiamano gli odori e i  suoni della natura.
Quell'incontro fu  l'inizio di un'accentuata corrispondenza attraverso  la rete ,  cosi' qualche giorno  addietro, l'artista mi ha  raggiunto dalla  sua  Calolziocorte con la  famiglia  per  trascorrere un'intera  giornata al pranzo  partigiano ANPI  di  Paderno Dugnano. (una  splendida  sorpresa che non  dimentichero').
Adelio mi  ha  spiegato  che esporrà per  circa  2 mesi 37  delle  sue  opere al  circolo culturale Handmedia di Medicina(Bo) ed  alla  mia  domanda  del  perchè  cosi'  lontano la  risposta  è  stata  che  è  sempre piu'  difficile  esser presi  in  considerazione,ovvero   se non si  hanno  le  conoscenze giuste trovare degli  spazi  pubblici  diventa  veramente  faticoso. Addirittura  lamentava che nella  vicina Lecco, sta  cercando  invano  da anni di  esporre anche  per  poco tempo, ma  anche cambiando  le  giunte il  discorso non  cambia, all'arte  vien  concesso  poco spazio.Ammetto  di  esser  rimasta  particolarmente amareggiata dall'apprendere per  l'ennesima  volta  che  nel  nostro paese,  ricco  di  artisti, opere ecc... si  preferisce incentivare altro ...sono  comunque entusiasta che  Adelio  abbia  trovato la  possibilità  di  farsi  conoscere  altrove , dove sarà  apprezzato per  le  sue  qualità,pertanto  invito  tutti a  fare un  gita fuoriporta nella  provincia bolognese, magari sfruttando  il  periodo  natalizio per poter  ammirare le sue  tele e  panorami  deliziosamente "emiliani" come  i  colli bolognesi.

lunedì, novembre 26, 2012

Sandra e Visone


Una giornata "partigiana" quella del  25.11.2012 organizzata dalla sez.ANPI A.Cazzaniga di Paderno Dugnano ,dedicata alla figura  del comandante Giovanni Pesce(Visone) proprio nella  via che la città
unica  in  Italia gli ha attribuito.
La delegazione di militanti assieme all'ex  sindaco Gianfranco Massetti (che durante il suo mandato ebbe  proprio l'occasione  di incontrare)   la  figlia Tiziana Pesce con  il  nipote  Davide hanno ricordato l'impegno civile e la  vita di  Giovanni che  tanto  ha  combattuto per un mondo  diverso.
Successivamente il pranzo  autogestito presso il centro  Ein Karem ha visto l'avvicendarsi di  parecchi  giovani come  Francesca,Katia,Nicola e  Danilo che si  sono  cimentati  in  letture  di monologhi, canti, poesie e  brani musicali per tutto  il  pomeriggio. Una bellissima  testimonianza di  attaccamento  ai  valori  che  proprio i  partigiani  ci  hanno  tramandato  con  il loro  coraggio  e voglia  di  cambiamento.
L'intervento  conclusivo di  Tiziana Pesce assieme all'editore Roberto  Farina del  libro  "Il  Pane Bianco"  di  Nori  Brambilla  (Sandra) è  stato  particolarmente interessante.  La  storia  partigiana di  Nori 21enne milanese,  figlia di operai che non ebbe esitazioni a battersi per  la libertà durante  l'occupazione nazi-fascista ha  catturato  l'attenzione di coloro che  sino  alla  fine hanno  seguito  e  partecipato intensamente a  questa giornata memorabile.  Un'adesione  massiccia  ha  fatto registrare  il  tutto  "esaurito" all'evento grazie  alla  collaborazione  di  tutto  il  Direttivo e degli iscritti che  hanno  aiutato  in  cucina e nel  servizio  ai  tavoli.
Sandra  e Visone un esempio RESISTENTE!!

(nella  foto  in  alto G.Massetti  e  Tiziana Pesce nella foto sopra da sin.a  dex l'editore R.Farina,T.Pesce ,il Presidente G.Negri, G.Baracchi, il Presidente Onorario A.Villa, e il  figlio di  Tiziana Pesce :Davide)

venerdì, novembre 23, 2012

Sesso e Design alla Triennale di Milano


Triennale Design Museum presenta KAMA. Sesso e Design, una grande mostra che analizza il rapporto tra eros e progetto. Fin dal titolo, che rievoca il dio indiano del piacere sessuale, dell'amore carnale e del desiderio, KAMA prova a fare i conti con uno dei fantasmi più esasperati, ma al contempo più rimossi, della contemporaneità.
Sono così indagati modi, forme e strategie con cui la sessualità si incorpora nelle cose e ne fa strumento di conoscenza. Per chi le progetta, ma anche per chi le usa.
Cuore della mostra è una rassegna, a cura di Silvana Annicchiarico, che rintraccia radici storiche, mitiche e antropologiche per arrivare fino ai giorni nostri, con oltre 200 fra reperti archeologici, disegni, fotografie, oggetti d’uso e opere di artisti e designer internazionali. Una selezione ampia e sfaccettata che vuole andare oltre la stereotipizzazione delle luci rosse, della pruderie o dei facili scandali: dai vasi a figure rosse etruschi agli amuleti fallici di epoca romana, dai disegni di Piero Fornasetti alle fotografie di Carlo Mollino e di Ettore Sottsass, dal divano Mae West di Salvador Dalí fino al sorprendente e provocatorio The Great Wall of Vagina di Jamie McCartney, formato dai calchi dei genitali di 400 donne.
In parallelo, per ampliare i punti di vista e restituire un racconto corale e collettivo, otto progettisti internazionali - Andrea Branzi, Nacho Carbonell, Nigel Coates, Matali Crasset, Lapo Lani, Nendo, Italo Rota e Betony Vernon - si confrontano con questo tema e ne presentano la propria personale interpretazione attraverso inedite installazioni site-specific.

Triennale Design Museum
viale Alemagna, 6 - Milano
5 dicembre 2012 - 10 marzo 2013
martedì-domenica: 10,30-20,30
giovedi: 10,30-23,00

mercoledì, novembre 21, 2012

IL SILENZIO DELLA GUERRA

Immagini  di  corpi  straziati ,immagini  di  città  rase al  suolo, immagini  di  donne, bambini  sanguinanti  che corrono, corrono per sfuggire alla morte...dalla  Siria, da  Gaza,dal  Congo....oggi noi  spettatori inermi con  le  mani  in  mano senza parole, perchè  la  guerra non  ha parole  ma  solo  suoni  terribili a  cui  seguono  altrettanti  silenzi  devastanti. Ho  trovato  una  poesia  di  un  poeta  palestinese che  Vik  tanto  amava

PENSA AGLI  ALTRI

Mentre prepari la tua  colazione,pensa agli  altri,
non dimenticare il cibo delle  colombe
Mentre fai le tue guerre,pensa agli altri,
non dimenticare coloro che chiedono la pace.
Mentre paghi la bolletta dell'acqua,pensa agli altri,
coloro che mungono le nuvole.
Mentre stai per tornare a casa, casa tua,pensa agli  altri,
non dimenticare i popoli delle tende.
Mentre dormi contando i pianeti,pensa agli  altri,
coloro che non trovano un posto dove dormire.
Mentre liberi te stesso con le metafore,pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di  esprimersi.
Mentre pensi agli altri,quelli lontani,pensa a te stesso
e di':magari fossi una candela in mezzo al buio.

Mahmoud Darwish

martedì, novembre 20, 2012

MARY SETRAKIAN E AVANT ORCHESTRA IN CONCERTO

Mary Setrakian artista di fama mondiale che ha debuttato a Broadway e si è esibita in numerosi musicals,
sarà presente al teatro Cinema Nuovo di  Novate M.se il  23 novembre 2012 alle ore 21.00 per un  concerto con  gli  Avant Orchestra. Californiana di San Francisco Mary, ha anche preparato Nicole Kidman nella famosa performance del musical Moulin Rouge. Dotata di un  timbro vocale particolarmente brillante che  le  consente di far notare le sue  enormi  capacità interpretative, si  cimenta anche in numerosi brani classici soprattutto di  Giacomo Puccini.
Il  gruppo di  musicisti che accompagna l'artista ,gli Avant Orchestra provengono dall'area milanese e dopo aver maturato esperienze musicali in grandi  big band hanno  deciso  di  unirsi sotto  la  guida del  direttore Marco Fior.Un repertorio  complesso quello che verrà proposto in questo concerto anche in previsione del loro  primo  album nel 2013 con pezzi  scritti proprio  da Fior che è  anche uno  dei  soci fondatori  del  nostro circolo culturale. Ovviamente  un  grande augurio da  parte  di  tutti  a Marco e a tutti  i  musicisti  anzi  un  VAIII  MARCOOO  non  guasta  proprio  mai!!!!

lunedì, novembre 19, 2012

Via Giovanni Pesce, Paderno Dugnano

A.N.P.I. Paderno Dugnano
Sez. “A. Cazzaniga”



invita tutti gli iscritti e simpatizzanti Domenica 25 Novembre 2012 ore 12.30 al Pranzo Partigiano presso il centro diurno Ein Karem Via Gadames, 47 - Villaggio Ambrosiano. Nel corso della giornata ricorderemo il Comandante Partigiano

Giovanni Pesce 

alle 11.30 con una  cerimonia nella Via che Paderno Dugnano, prima città in Italia, gli ha dedicato,  nel pomeriggio con la figlia Tiziana e Roberto Farina , che presenteranno  il libro di Nori Brambilla Pesce,  “Il pane bianco”,  e  a seguire con una lettura di poesie sulla lotta partigiana. Sarà inoltre esposta la mostra “Brianza Partigiana. Ricordare, progettare il futuro” a cura dell’  ANPI – Comitato Provinciale Monza e Brianza


Nori Brambilla e Giovanni  Pesce, due  figure  indimenticabili soprattutto  per  l'esempio  che  hanno  saputo trasmettere  a tutti  noi  in  questi  anni. Vi  aspettiamo  numerosi per  ricordare l'importanza della  Resistenza e di coloro  che  hanno lottato per la  libertà  e la  democrazia

giovedì, novembre 15, 2012

Il viaggio di Vittorio continua per chi vuole la pace

(dal sito: http://www.ilfattoquotidiano.it/)

La storia di Vittorio Arrigoni, raccontata dalla madre: “Vive per chi vuole la pace”

E' uscito "Il viaggio di Vittorio", il libro di Egidia Beretta, mamma dell'attivista ucciso a Gaza nel 2011. "La cosa che mi turba di più è non sapere perché è morto. Noi eravamo preoccupati, ma non gli avremmo mai impedito di andare. Aveva visto violenza e atrocità, ma la sua passione per i diritti umani lo riportava sempre lì"

Egidia Beretta Arrigoni

La signora Egidia Beretta è la mamma di Vittorio Arrigoni, l’attivista italiano ucciso a Gaza la notte tra il 14 e il 15 aprile 2011. Una donna forte e determinata, da sempre impegnata nel sociale. Ancora oggi si reca nelle scuole a parlare dell’esperienza di suo figlio. Ma, come lei stessa ammette, sotto la corazza che si è costruita nasconde un dolore lacerante. “Certi giorni, quando sono sola, mi rifugio nella stanza segreta del mio cuore e lascio che il dolore mi strazi, e piango e lo chiamo, chiamo forte il mio bambino che non c’è più”, scrive Egidia nel libro “Il viaggio di Vittorio” (Dalai editore) uscito in questi giorni. In questo volume ha scelto di raccogliere lettere e scritti, passioni e angosce di suo figlio, dall’infanzia fino a oggi. Sì, perché Vittorio non è morto. Per Egidia vive ancora nel loro intenso scambio epistolare, nei reportage, nella rete, nei libri, nella sua testimonianza, anche nei temi delle elementari in cui già manifestava sensibilità e attenzione per i diritti umani.
Perù, Europa dell’Est, Africa, l’attivista italiano ha portato il suo contributo ovunque ve ne fosse bisogno. Quando andò in Congo nel 2006, come osservatore dell’Onu, alla madre disse: “Vorrei far vedere agli africani che c’è anche un Occidente amico e non solo quello neocolonialista e sfruttatore”.
In Palestina, invece, arrivò la prima volta nel 2002. Proprio quell’anno avvenne la sua iniziazione come scudo umano davanti a una scuola piena di bambini assediata dai carri armati israeliani. Da quel momento Vittorio affrontò molti rischi per aiutare la gente del posto e raccontare ciò che vedeva: i bombardamenti, la morte di ragazzini inermi, il dolore negli ospedali, le abitazioni distrutte. Fu anche malmenato e poi espulso dalle autorità israeliane, rimandato in Italia in camicia e ciabatte. “Tieni forza e coraggio. Opera per la pace, anche se ti e ci vien voglia di rispondere occhio per occhio alle offese. Ma, come diceva il Mahatma Gandhi, a furia di dire occhio per occhio, resteremo tutti ciechi”, gli scrisse Egidia il 20 aprile del 2004.
Ne aveva viste tante Arrigoni, gli era capitato di raccogliere pezzi dei suoi amici e teste di bambini. Del suo ultimo ritorno a casa, nel 2009, la mamma ricorda le urla notturne, l’inquietudine, gli incubi di chi aveva assistito ad atti disumani. “Noi eravamo preoccupati, ma non gli avremmo mai impedito di andare. Era la sua vita. Nonostante avesse visto tanta violenza e tante atrocità, la sua sfrenata passione per i diritti umani lo riportava sempre lì. Si sentiva amato dalla gente, accettato da tutti. Mi disse una volta che se non fosse tornato a Gaza, sarebbe andato altrove a cercare qualcuno da aiutare”.
Arrigoni ripartì per l’ultimo viaggio nel 2010. Passando dall’Egitto riuscì a rientrare a Gaza. Riprese ad aiutare “i fratelli palestinesi”, come lui li chiamava, e a raccontare ciò che vedeva attraverso il suo blog, Guerrilla Radio, e la collaborazione con PeaceReporter. Fino alla notte tra il 14 e il 15 aprile del 2011, quando venne ucciso da una cellula  jihadista salafita, a quanto pare fuori controllo, con motivazioni che ancora oggi appaiono poco chiare. “La cosa che mi turba di più è non sapere la vera motivazione della sua morte – ha continuato Egidia – È il pezzo che manca. Non penso che lo conosceremo mai. Mi consola ricevere ancora oggi lettere di stima e di affetto nei confronti di Vittorio. Voglio che lui venga ricordato per quello che ha dato alla gente”.
Dal 2004 la signora Egidia, che a dicembre dell’anno scorso ha perso anche suo marito Ettore, è sindaco del Comune di Bulciago, in provincia di Lecco, un paesino di circa 3000 anime che la vede sempre in prima linea nel sociale e nel miglioramento della qualità della vita sul territorio. “A Bulciago abbiamo avuto il problema, soprattutto in passato, di tantissime industrie chimiche che operavano nella zona. Ci siamo battuti molto per la salvaguardia dell’ambiente e delle nostre terre. Ora per fortuna sono diminuite queste industrie. Continuo però a lavorare per migliorare le condizioni dell’ “ambiente umano”, anche con l’apertura e la cura di giardini pubblici e luoghi di incontro. Mi sto occupando anche di casi particolari. Proprio stamattina ho avuto una riunione con l’assistente sociale per discutere le situazioni di alcuni bambini del paese che vivono in condizioni di disagio”. Oltre a tenere vivo il ricordo del figlio, nel suo piccolo Egidia segue la scia di Vittorio che difendeva i “suoi” bambini a Gaza. L’altruismo è proprio un “vizio” di famiglia, passato prima di madre in figlio e poi di figlio in madre.

giovedì, novembre 08, 2012

Restare Umani, difendere il suolo



Ogni giorno in Lombardia si consumano 117 mila mq, pari a 7 volte piazza Duomo, con una velocità doppia della media italiana. Si può continuare così?
In tutta Europa, nelle Università italiane, sui giornali e nel mondo ambientalista si discute da tempo di consumo di suolo e di come fermarlo.
Per questo il Circolo Culturale Restare Umani di Paderno Dugnano ha proposto ieri sera nell'Auditorium Tilane un confronto e una riflessione su questo importante tema di attualità. Una riflessione puntuale perché entro dicembre i padernesi dovranno affrontare con la discussione pubblica del PGT in Consiglio comunale, il nuovo documento urbanistico che disegnerà il futuro della nostra città.
Di "consumo di suolo zero", infatti, si parla molto nel nuovo documento urbanistico che dovrebbe disegnare la la città del futuro. Ma cosa prevede il PGT padernese a questo proposito? Cosa significa consumo di suolo zero?
Per parlarne più approfonditamente il Circolo ha pensato di utilizzare due mezzi: un libro "Malacittà. La finanza immobiliare contro la società civile" scritto da Mario De Gaspari, e un film "I 40 passi: la verde Brianza e la città infinita", realizzato dal regista Andrea Boretti, in collaborazione con i docenti Paolo Pileri e Arturo Lanzani del Politecnico di Milano e del giornalista , Andrea Di Stefano, direttore del mensile di finanza etica, economia sociale e sostenibilità, "Valori".
Nel filmato di cui all'inizio dell'incontro si è proiettata la prima parte, si afferma una realtà che molti ignorano. La "verde Brianza", non è più il polmone verde del Nord Milano, come molti ancora pensano, ma è la seconda provincia più urbanizzata d’Italia. Passando per Monza, Triuggio, Desio, Caponago, Seregno e Seveso (i 40 passi del titolo sono quelli che separano Meda da Seregno e dimostrano materialmente che la Brianza è ormai un continuum urbano, un territorio senza orizzonti che non siano le costruzioni), il documentario spiega cos’è  il suolo, cosa significa consumarlo e quali sono le conseguenze su ambiente e popolazione. I due docenti hanno spiegato con chiarezza che il suolo è la pelle del nostro pianeta che produce cibo e nutrimento, basato su un equilibrio idrogeologico naturale e soprattutto che è una risorsa non rinnovabile, da difendere impedendo che venga usato esclusivamente come supporto per operazioni finanziarie private di tipo speculativo.

venerdì, novembre 02, 2012

Autunno senza raccolto



GIORNO D'AUTUNNO

Signore: è tempo. Grande era l'arsura.
Deponi l'ombra sulle meridiane,
libera il vento sopra la pianura.

Fa' che sia colmo ancora il frutto estremo;
... concedi ancora un giorno di tepore,
che il frutto giunga a maturare, e spremi
nel grave vino l'ultimo sapore.

Chi non ha casa adesso, non l'avrà.
Chi è solo a lungo solo dovrà stare,
leggere nelle veglie, e lunghi fogli
scrivere, e incerto sulle vie tornare
dove nell'aria fluttuano le foglie.

Rainer Maria Rilke  

martedì, ottobre 30, 2012

Consumo di suolo: un libro e un film per discuterne


"Il consumo di suolo a Paderno Dugnano" è il tema proposto dal Circolo Culturale Restare Umani che ha organizzato, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale un evento che si terrà all'Auditorium Tilane di Piazza Divina Commedia, Mercoledì 7 Novembre 2012, alle ore 21.
Ogni giorno in Lombardia si consumano 117 mila mq, pari a 7 volte piazza Duomo, con una velocità doppia della media italiana. Si può continuare così?
In tutta Europa, nelle Università italiane e nel mondo ambientalista si discute da tempo di consumo di suolo e di come fermarlo. Cosa prevede il PGT di Paderno Dugnano a questo proposito? Cosa significa consumo di suolo zero?
A queste domande cercheremo di dare risposta in due modi: alle ore 21.00 con la proiezione di parti del film "I 40 passi: la verde Brianza e la città infinita" (regia di Andrea Boretti) e a seguire, con la presentazione del libro di Mario De Gaspari “ Malacittà: La finanza immobiliare contro la società civile ” (Mimesis 2011, 169 pagg.). Seguirà un dibattito aperto ai cittadini.

lunedì, ottobre 01, 2012

Una giornata con Don Gallo

Sabato sera a Senago, al Centro Sportivo, era stato organizzato un incontro con Don Gallo, per parlare del lavoro: Lavorare per vivere e non per morire.
Per problemi di traffico in tangenziale l’incontro è iniziato con un’ora di ritardo, ma quando è entrato tutti in piedi per una grande ovazione e lui, questo ragazzo di 84 anni ha iniziato a modo suo, ringraziandoci per essere venuti li nonostante il brutto tempo a sentirlo, lui che ogni anno fa 300.000 km per girare in lungo e in largo, ma penso che ne faccia un’altra buona dose a piedi camminando in lungo e in largo, come ieri sera in 2 ore senza mai fermarsi né di parlare, né di camminare avanti e indietro a destra e a sinistra raccogliendo applausi in continuazione. Ne  ha avuto per tutti, politici, clero. E’ stato un fiume in piena, ha raccontato aneddoti di Don Milani, di sua mamma quando è diventato Don, dei suoi continui battibecchi con i vari cardinali succedutisi nella sua diocesi. Dei politici che sperperano denaro e che ricevono a “propria insaputa” case e denaro, delle olgettine etc. etc.
Ha parlato del G8 di Genova, della rivoluzione del  ’68 iniziata con la strage di circa 250 persone a Città del Messico e continuata poi in tutto in mondo, di M. L. King, della marcia pacifica del Subcomandante Marcos con i suoi zapatisti giunti disarmati a Città del Messico. Di Padre Zanotelli, di Don Bizzotto e dei Beato Costruttori di Pace e ha ricordato Vik Arrigoni e il suo motto ‘ Restare Umani’
Ha ricordato di come un giorno ad una domanda di un cardinale sui Vangeli, gli ha risposto che lui ne seguiva 5 e il 5’ non erano quelli apocrifi come credeva lui, ma quello secondo De Andre.
Ma ha parlato, in bene, degli emarginati, degli immigrati, di chi non ha il lavoro o di chi l’ha perso per colpa di industriali (industriali?) che impongono il voto ai referendum nelle proprie fabbriche.
Dopo un’ora e mezza ha cominciato a dire che raccontava un’ultima cosa e cosi via per un’altra mezz’ora che è volata via. Al termine ha salutato tutti ballando con la bandiera della Pace.  Possiamo dire due ore di grande cabaret intelligente e che lascia il segno, raccontato  come solo lui sa fare.
Alla serata era presente anche il Comitato per i famigliari delle vittime dell’Eureco con un banchetto.

sabato, settembre 15, 2012

LA LUNGA LINEA GRIGIA

La morte  di  un  familiare  ci fa  sempre  riflettere, oltre all' esserne  addolorati per  il  vuoto  che lascia, si  è  portati  a  ricordare  cio'  che  ci  ha  trasmesso.  Uno  dei  nostri  soci,  Carlo,  ha  espresso il sentimento  che lo attanaglia  in  questo momento , la scomparsa della  figura  paterna è  sempre una  grande  perdita. Trovo questo  post,  pubblicato  da  Carlo  nel  suo  blog ,estremamente veritiero  ma  ricco  di  un tale intensità umana che non  puo'  passare inosservato.
E' la procedura. Venti minuti dopo che il suo respiro si era fermato, la stanza d'ospedale, spogliata delle apparecchiature servite ai medici per tentare di tenerlo in vita, era ridotta a una scatola vuota e fredda illuminata dalla luce acida del neon. 
Il corpo che era appartenuto a mio padre  era poco più di una piega del lenzuolo che lo ricopriva e io rimasto solo a vegliarlo come una sentinella intorpidita da quel gelo, stavo seduto accando al carrello dell'elettrocardiografo che un'infermiera aveva avviato prima di uscire. E' la procedura. Quando cessa il battito, è previsto che per 20 minuti i sensori dell'apparecchio vengano applicati al cadavere e attivati per registrare eventuali segni di vita prima di affidare definitivamente il defunto agli addetti alla camera mortuaria. 
Mentre la striscia di carta scorreva in un nastro che si ammonticchiava silenziosamente per terra, solcato solo da una lunga linea grigia e piatta che certificava il nulla, io cercavo di ricordare per quali ragioni lo avevo amato tanto. Passavo in rassegna nella mia mente i ricordi dell'infanzia, dell'adolescenza, della giovinezza e della maturità. L'analisi di tutti quei fatti confermava che lo avevo amato soprattutto per il suo carattere che gli aveva fatto fare sempre al momento delle scelte decisive le cose che non gli convenivano. Nessuna delle sue decisioni a me note era stata da lui presa perché gli faceva guadagnare qualcosa. A guidarlo era solo il senso di giustizia e l'adesione ai valori guida della sua vita: coerenza, fedeltà alla parola data, amicizia, generosità, difesa dei più deboli. Valori che egli metteva davanti ai suoi personali interessi ed (è successo) anche a quelli della famiglia. In questo senso mio padre era davvero un anti-italiano anche se amava molto l'Italia. A lui devo molto, nel bene e nel male. 

Sono diventato editore e giornalista seguendo anche il suo esempio. Quando ero ragazzo l'ho visto fare per anni "il Fogliaccio", un notiziario ciclostilato che scriveva, componeva, impaginava e stampava da solo (a volte con il mio aiuto) sul tavolo della nostra cucina. Leggevo i giornali che leggeva lui, Il Giorno in particolare, e quando nel 1975, divenni lettore di Repubblica, scoprii che anche lui aveva seguito Giorgio Bocca e Gianni Brera, suoi giornalisti preferiti, confermando così un'identità di gusti e di visione che forse avevano radici più profonde.
Ero un  suo seguace, ma lui non sembrava interessato a farmi da maestro e questa sua indifferenza ostentata per le mie idee, mi feriva. Per seguirlo avevo fatto anche il paracadutista (50 lanci dal 1966 al 1970), ma egli si guardò bene dal venirmi mai a vedere. Solo una volta me lo trovai davanti ai bordi del campo mentre rientravo col paracadute sulle braccia dopo un atterraggio e molto imbarazzato tentò di darmi ad intendere che era capitato lì per altri motivi.
Crescendo capii che era il suo modo di tenere le distanze, di lasciarmi autonomia e di non volermi imporre le sue idee. Cominciai ad amarlo senza riserve qualche anno dopo quando in occasione di una seria difficoltà causata da un suo errore venne a confidarsi con me e a chiedermi consiglio. Da quel momento mi trattò non più come un figlio, ma come un suo pari e ho amato mio padre come si ama un   amico,  per le sue virtù e per le sue debolezze.
A questo pensavo ieri sera mentre inesorabile la lunga linea grigia dell'inutile cardiogramma scorreva sulla carta a certificare la sua morte. Quando l'infermiera rientrò per fermare la macchina e strappare la striscia da allegare al referto lo salutai per l'ultima volta chiamandolo "papà" e uscii con gli occhi asciutti e il cuore caldo nel buio e nel vento della notte settembrina.
Come  soci  del  circolo  esprimiamo  a Carlo  tutto il  nostro  affetto  in  questo triste momento.

lunedì, luglio 30, 2012

La sorpresa chiamata amore

La tesoriera del Circolo Culturale Restare Umani, Stefania Peverati, ha partecipato nei giorni scorsi alla finale del Premio Vivarium di Catanzaro per la Poesia, sezione nella quale si è classificata quarta con "Sorprendimi".
Il premio riservato alla migliore lirica inedita è andato invece a Ninnj Di Stefano Busà per la lirica “Andremo soli al delta dei silenzi”, una “bella pagina di autentica poesia”.
In questa sezione, dal secondo al quinto posto sono stati classificati, nell’ordine, Emanuele Lo Presti di Firenze con “Potrebbe bastare”, Francesco Scattarreggia di Reggio Calabria con “Yara”, Stefania Peverati di Paderno Dugnano con “Sorprendimi” e Alessandra Peveraro di Valduggia con “Le origini”. Di seguito la poesia di Stefania alla quale facciamo i nostri più vivi complimenti.

Sorprendimi
di Stefania Peverati

Sorprendimi, Amore
con una carezza di vento
sulle spalle nude,
con un raggio di sole
che accende di rosa il mattino,
incantami con un fiore
sbocciato tra rocce inospitali,
con la pioggia di marzo
che confonde le mie lacrime,
fermami il respiro
con un bacio rubato
per strada, sotto un lampione,
quando credevo ormai
fosse tardi per me.
Risvegliami, Amore,
col palpito fremente della vita
sfiorami il cuore,
donagli un paio d’ali leggere
perché ritorni, coi sogni, a volare.

giovedì, luglio 19, 2012

REDENZIONE ATTRAVERSO LA LETTURA


Redençao atravès da leitura  questo è il  nome dell'iniziativa che ha fortemente voluto il Presidente brasiliano Dilma Rousseff, progetto di educazione destinato ai detenuti delle  carceri. Tristemente famose per l'elevato numero di  analfabeti e il sovraffollamento, i  penitenziari  brasiliani(fra i  piu' violenti del  mondo)sperimenteranno questo nuovo metodo rieducativo, ovvero  attraverso la  lettura  ogni detenuto  potrà guadagnare 4 giorni  di  libertà. Coloro che parteciperanno , iscrivendosi , dovranno presentare una relazione del contenuto  letto che verrà  selezionata da  una  giuria.

L'obbiettivo non  è  solo il reinserimento ma  anche  istruire coloro che scontano una pena cercando di divenire persone migliori. Non  vi è alcun  dubbio che l'utilizzo della cultura come  mezzo per il  raggiungimento della  libertà avvicinerà sicuramente un bel  numero di carcerati.

Impensabile in  un  Paese come il  nostro,dove non  vi  sono  progetti educativi all'avanguardia, dove  i  detenuti sono  costretti  a vivere in  condizioni  disumane, abbandonati dalle  istituzioni troppo  occupate a   far quadrare conti che  non  quadreranno mai...

Un'inchiesta di  qualche mese addietro , condotta da alcuni  giornalisti  del  "Corriere della Sera" aveva evidenziato il dramma delle  carceri  italiane, dove  vivono non  solo coloro che  devono  scontare una  pena ma anche persone in  attesa di  giudizio:celle sovraffollate,tazze del  water accanto a  tavolini  dove mangiare(i  bisogni  si fanno davanti  a tutti),malattie infettive...nessuna riabilitazione per chi  sbaglia.

I dati espressi dal progetto Space(Statistiques Penales Annuelles) creato dal  Consiglio d'Europa  citano numeri catastrofici per l'Italia: 68.258 detenuti compressi in  spazi previsti per 45.681 persone(piu' della metà in attesa di  giudizio).Il sovraffollamento è al 148%, il peggiore in Europa dopo  la  Serbia

giovedì, luglio 05, 2012

OMAGGIO A VIK

Il  giorno 6 luglio 2012 alle ore 18,00,  la  città di  Novate Milanese,  dedicherà il ponte pedonale di Via Brodolini che collega il  parco di Via Rimembranze con  quello del centro Poli' di Via  Cavour alla  memoria di  Vittorio Arrigoni.
"Un gesto che intende ricordare un  uomo che si  è  speso per aiutare concretamente le popolazioni civili coinvolte in conflitti e scontri interetnici. Abbiamo ritenuto fosse importante sottolineare la vicinanza della città di  Novate a tutti i volontari italiani, che operano nel mondo  a favore di chi  soffre a causa di guerre, conflitti e discriminazioni"dice il  sindaco Guzzeloni che ha promosso l'evento.
Ricordiamo anche quanto abbia ispirato in tal  senso il nostro circolo culturale la  figura di  Vik, che si  è  sempre distinto anche come  volontario nelle strutture per  malati  e disabili.
All'iniziativa interverrà anche la mamma di  Vittorio, Egidia Beretta che parteciperà  al  corteo e  all'apposizione della targa.
Fiduciosi che tali  riconoscimenti abbiano  a ripetersi  nell'area della  provincia milanese e non,  ricordiamo un  pensiero di Vik:

Io non credo nei  confini, nelle barriere, nelle bandiere
credo che apparteniamo tutti  indipendentemente dalle latitudini ,dalle  longitudini ad  una  stessa famiglia
la famiglia umana

martedì, luglio 03, 2012

POETESSE ALLA RISCOSSA

Una piacevolissima sorpresa quella di Stefania  Peverati in  finale alla IV edizione del  "Premio Vivarium" città di  Catanzaro con la poesia  "Sorprendimi".
Il premio ha acquistato ormai una valenza nazionale tale, da  essere  considerato come uno  dei  premi piu' ambiti per  l'elevato numero di adesioni, ma soprattutto per la grande qualità delle opere selezionate.
Riviviamo la stessa emozione provata lo  scorso anno,quando Jessica Malfatto giovane scrittrice e poetessa padernese vinse l'edizione del Premio Pavese Giovani con la sua opera "False verità".
Stefania e Jessica sono  entrambe fondatrici del nostro  circolo culturale ,assieme ad Adriano  Tominetti, batterista  dei  Whites hanno  dimostrato di  avere  talento da vendere!!!
A  loro i nostri  complimenti per  il loro  impegno  ...incrociando  le  dita per  Stefi!!!!Concludo ricordando  alcuni  versi di  una  poesia che  Stefania  lesse lo  scorso anno  al  reading

SCONOSCIUTO (a mio padre)

Sconosciuto ti chiamavo....
con un grido silenzioso
e con occhi di bambina
qualche volta nel silenzio
sconosciuto rispondevi.

venerdì, giugno 22, 2012

Rock solidale: una bella serata da ricordare

Lo spettacolo che mercoledì sera ha offerto il Circolo Culturale Restare Umani con il concerto di solidarietà a sostegno delle vittime del lavoro di Paderno Dugnano ha un nome e un cognome: Adriano Tominetti. L'evento promosso dall'associazione padernese, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, è stato organizzato soprattutto da lui che ha coinvolto e portato a Paderno Dugnano i due gruppi, gli Withes e gli Enter 17, che si sono esibiti sul palco offrendoci oltre due ore di puro godimento.
La sala dell'Area Metropolis 2.0, ieri sera gremita di cittadini che hanno risposto all'invito del Circolo, manifestando concretamente la loro vicinanza ai familiari delle vittime e ai superstiti della strage di lavoratori avvenuta il 4 novembre 2010 alla Eureco, è stata riempita per due ore da una musica che ha riportato gli spettatori più anziani indietro nel tempo, ad anni in cui le speranze di un futuro migliore erano più forti di oggi e ha affascinato e conquistato con il suo ritmo i più giovani.

Tra gli Withes (chiamati così per il colore dei capelli di buona parte dei componenti) si è esibito alla batteria lo stesso Adriano Tominetti che prima di dare il via al concerto ci ha informato che quella di ieri sera era la prima volta in assoluto che il gruppo formato da musicisti padernesi si esibiva su un palcoscenico. Un debutto che è stato molto apprezzato e applaudito dagli spettatori che si sono lasciati coinvolgere dalle canzoni interpretate dalla voce solista Vito Fumarola, canzoni immortali quali: Una storia da raccontare, Diamante, Amore che vieni amore che vai, Impressioni di settembre, Io vagabondo, Un pugno di sabbia. Brani che alcuni tra il pubblico, non potendo usare gli accendini come un tempo, hanno accompagnato con i telefonini accesi.

Dopo di loro a incantare ed emozionare la platea sono stati gli artisti del gruppo Enter 17 che hanno eseguito in un crescendo mozzafiato brani famosi dei Deep Purple, Led Zeppelin, Santana, Jimi Hendrix, Beatles, Doors, Eric Clapton, Black Sabbath, Crime. A colpire è stata oltre alla bravura dei musicisti la straordinaria voce e la presenza scenica del cantante Roberto Legutti che ha iniziato a cantare vestito di un formale completo grigio con panciotto, cravatta e cappello, capi di cui si è spogliato uno dopo l'altro durante il concerto rimanendo in camicia sbottonata e sfilata dai pantaloni a sottolineare l'intensità della sua esecuzione che ha entusiasmato tutti. Per il Circolo Culturale Restare Umani un altro evento da incorniciare.

lunedì, giugno 04, 2012

Rock solidale per le vittime del lavoro al Metropolis

Il 20 giugno al Metropolis, ore 21, il Circolo Culturale Restare Umani organizza un concerto di solidarietà a sostegno delle vittime del lavoro di Paderno Dugnano.
Nel novembre 2010 alla Eureco di Palazzolo Milanese, un'azienda che trattava rifiuti industriali pericolosi, quattro lavoratori sono morti dopo atroci sofferenze e altri sono rimasti feriti a causa dell'esplosione di gas propano contenuto nei rifiuti che stavano trattando senza adeguate misure di sicurezza.
I supersititi della strage, simile per dimensioni a quella avvenuta nel 2007 alla Thyssenkrupp di Torino, non hanno però ricevuto la medesima attenzione da parte dalle istituzioni e di conseguenza dall'opinione pubblica. Risultato, alcuni sopravvissuti e i loro familiari (i più deboli) sono stati abbandonati, senza lavoro e senza reddito, e alcuni versano in gravi ristrettezze.
Per raccogliere fondi a sostegno di queste persone il Circolo Culturale Restare Umani vi invita al concerto di Rock anni 70 che vedrà esibirsi sul palco dello spazio Metropolis2.0 due gruppi musicali: gli "Enter 17" e i Withes.
Con il primo gruppo suoneranno: Lucio Bardi, chitarrista di numerosi cantautori tra i quali De Gregori, Bennato, Mannoia; Silvio Centamore, batterista di Davide Van De Sfroos e Tonino Carotone; Rachele Rebuscini, bassista di Morris Albert, Branduardi; Roberto Legutti, cantante con grinta e carisma unici. I brani del loro repertorio appartengono a una grande varietà di stili che vanno da Jimi Hendrix a Nick Kershaw.
Con gli "White's " suoneranno: Adriano Tominetti (batteria), Vito Fumarola (voce solista), Pierfrancesco Volpe (tastiere), Alberto Cattaneo (chitarra solista), Roberto Basilio (chitarra), Sergio Pasquali (basso). Del loro repertorio fanno parte anche alcune cover dei Nomadi.